RX ESOFAGO STOMACO E DUODENO A DOPPIO CONTRASTO con ipotonizzazione farmacologica (“tecnica genovese”)
Tra le varie tecniche radiologiche per lo studio del tubo digerente prossimale, l’esame conosciuto come esofago stomaco e duodeno a doppio contrasto rappresenta un’ importante indagine diagnostica per la valutazione di alcune patologie che possono interessare questi organi: da quelle più strettamente “funzionali” come ad esempio le ernie , il reflusso gastro esofageo, l’acalasia, a quelle che possono interessarne la superficie mucosa come le lesioni cosiddette escavanti (ulcere) o aggettanti nel lume come i polipi o le neoplasie. Come per molte altre indagini radiologiche una diagnosi corretta è strettamente correlata a una adeguata preparazione e tecnica di esecuzione.
Al paziente è richiesto un digiuno totale da cibi solidi e liquidi a partire da almeno 8 ore prima dell’indagine: inoltre non è consentito fumare, masticare caramelle o gomme.
La tecnica a doppio contrasto prevede l’utilizzo di due mezzi di contrasto, uno gassoso e quindi radio trasparente ai raggi X e uno radiopaco, il solfato di bario, deputato al verniciamento della superficie mucosa da indagare.
Una sequenza standardizzata di immagini da acquisire è stata messa a punto qualche anno fa presso l’istituto di Radiologia dell’Università di Genova e di seguito presentata e validata in occasione del Congresso Internazionale di Radiologia che si tiene ogni anno a Chicago negli Stati Uniti.
L’esame viene eseguito previa l’ipotonizzazione farmacologica con somministrazione per via endovenosa di N-butilbromuro di joscina (Buscopan) che ha il compito di creare ipertonia dello sfintere pilorico, la valvola che mette in comunicazione lo stomaco con il duodeno e il primo tratto dell’intestino tenue; con questo accorgimento si impedisce la repentina opacizzazione da parte del solfato di bario nei visceri a valle dello stomaco con conseguente sovrapposizione agli organi oggetto di indagine.
La distensione dello stomaco è assicurata dalla somministrazione per via orale di polveri effervescenti a base di acido citrico e sodio bicarbonato prima della assunzione del solfato di bario.
La rapida sequenza standardizzata di immagini assicura una totale visualizzazione dei segmenti del tubo digerente da esaminare.
La durata dell’indagine è di circa 20-30 minuti ed è strettamente correlato alla collaborazione da parte del paziente.
Non sono state segnalate particolari controindicazioni all’utilizzo del mezzo di contrasto baritato; l’utilizzo del farmaco ipotonizzante è controindicato in pazienti con vizi valvolari (controindicazione assoluta), ipertrofia prostatica, glaucoma ad angolo aperto (controindicazioni relative)
È sempre bene informare il medico del proprio stato di salute generale, mettendolo a conoscenza sia della presenza di eventuali patologie, sia della presenza di eventuali allergie e/o intolleranze a farmaci o sostanze di qualsiasi tipologia.
BIBLIOGRAFIA
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